Religioni - Induismo: un
tentativo di sintesi
Pubblicato online (settembre 2024).
Fonte: Wikipedia.
Diciamo che l'Islam, il Cristianesimo, l'Ebraismo e il Buddismo sono
come il tiramisù: c'è una ricetta, alcuni
ingredienti
principali che sono sempre gli stessi e costituiscono la maggior parte
della ricetta, e alcune varianti della ricetta. Ci può
essere un
dio, poi un messia o un profeta, testi sacri, regole e rituali,
varianti sul tema principale ("denominazioni"), e ogni persona segue
quella religione o le sue denominazioni. Usando la stessa metafora,
parlare di induismo è come parlare di cucina italiana:
c'è l'idea di base di mangiare per rimanere vivi e sani, e
poi
ricette e ingredienti variano a seconda della regione, della provincia,
del distretto, del villaggio, fino al singolo individuo. La parola
inglese induismo è di per sé un termine generico,
usato
per la prima volta nei primi anni del 1800, per descrivere un
ecosistema di credenze molto complesso.
L'induismo è stato definito come una religione, una
tradizione
religiosa, un insieme di credenze religiose e uno stile di vita. In
India si preferisce il termine
dharma,
che è più ampio
del termine occidentale "religione".
La storia variegata dell'induismo coincide con lo sviluppo della
religione in India a partire dall'età del ferro (1500-600
a.C.),
con alcune tradizioni risalenti a religioni preistoriche come quelle
dell'età del bronzo (3000-2600 a.C.).
Credenze di base
Pur restando i più diffusi, non tutti questi temi si trovano
nei vari sistemi di credenze indù.
Karma:
un'azione e le sue conseguenze.
Samsara:
il ciclo di morte e rinascita.
I quattro
purusartha
(obiettivi della vita umana):
Dharma:
doveri, diritti, leggi, condotta, virtù, giusto modo di
vivere. Comportamento in accordo con l'ordine e l'usanza che rendono
possibile la vita e l'universo.
Artha:
carriera, abilità, salute, ricchezza, prosperità.
I mezzi necessari per una vita appagante.
Kama:
desiderio, passione, piacere. Godimento dell'arte, della
bellezza, della vita, dell'affetto e dell'amore, con o senza
connotazioni sessuali.
Moksha:
liberazione dalle passioni e dal ciclo di morte e rinascita.
Il modo in cui sono collegati è abbastanza intuitivo. Vuoi
raggiungere la
moksha
e fermare la dolorosa
samsara,
e il percorso per
farlo passa attraverso
dharma,
artha
e
kama,
mentre inevitabilmente
devi fare i conti con il
karma.
E' anche evidente che
artha
e
kama
sono in contraddizione con
moksha.
Gli storici indiani hanno riconosciuto e dibattuto questa tensione
intrinseca e hanno proposto il
nishkama
karma come una possibile
soluzione: azione disinteressata o priva di desideri, un'azione
eseguita senza alcuna aspettativa di risultati.
Ho letto di più sul
nishkama
karma e sembra una versione
indorata della pillola "stai zitto e lavora". Quindi ho letto di
più sui
purusartha.
Le scritture più antiche (Samhita,
Brahmana, Aranyaka) si riferiscono ad
artha,
kama e
dharma come
trivarga, tre
categorie di "possibili obiettivi". Il concetto di
moksha
appare in una scrittura successiva (Upanishad). I quattro appaiono
insieme per la prima volta come "obiettivi" in scritture ancora
più tarde (Dharmasastra, Ramayana, Mahabharata). Rajendra
Prasad (2008) afferma che la divisione tra
trivarga e
moksha era in
origine intesa a evidenziare la differenza di contesto tra la
sfera sociale (
trivarga)
e quella personale (
moksha).
Una
società include necessariamente
artha e
kama, ma si
può
optare per la
sannyasa
(vita di rinuncia), che si concentra sulla
moksha. In entrambi
i casi, il
dharma
impedisce il caos.
Credenze facoltative
Concetto di Dio:
Politeista: ci sono molti dei.
Panteista: l'universo è Dio.
Panenteista: Dio include l'universo ma va oltre.
Pandeista: Dio è diventato l'universo.
Enoteista: c'è un dio principale e altri dèi
minori.
Monoteista: c'è un solo dio.
Monista: l'universo proviene da un'unica origine o da una sola sostanza.
Agnostico: l'esistenza di Dio è inconoscibile.
Ateo: Dio non esiste.
Umanista: affidamento sulla scienza piuttosto che su Dio.
Testi:
Veda: mantra, benedizioni, rituali, cerimonie, sacrifici, meditazione,
filosofia e conoscenza spirituale. Si pensa che i Veda siano
rivelazioni udite da antichi saggi dopo un'intensa meditazione.
Upanishad: meditazione, filosofia, coscienza e conoscenza ontologica.
Documentano la transizione dal ritualismo arcaico dei Veda a nuove idee
e istituzioni religiose.
Purana: cosmogonia, cosmologia, genealogie di dèi, dee, re,
eroi, saggi e semidei, racconti popolari, pellegrinaggi, templi,
medicina, astronomia, grammatica, mineralogia, umorismo, storie
d'amore, teologia e filosofia. Non hanno la stessa autorità
di
una sacra scrittura ma hanno plasmato l'induismo più dei
Veda.
Mahabharata (incl. Bhagavad Gita): eventi e conseguenze della guerra di
Kurukshetra, una guerra di successione tra due gruppi di cugini, i
Kaurava e i Pandava. Contiene anche materiale filosofico e devozionale,
come una discussione sui quattro
purusartha.
E' stato detto che se
c'è un testo che si avvicina a incarnare la
totalità del
pensiero indù, è la Bhagavad Gita. Quest'ultima
è
ambientata in una cornice narrativa di dialogo tra il principe Pandava
Arjuna e il suo auriga Krishna, ottavo avatar di Vishnu.
Ramayana: la vita di Rama, settimo avatar di Vishnu e principe di
Ayodhya nel regno di Kosala. Narrazioni di eventi passati intervallate
da insegnamenti sugli obiettivi della vita umana.
Agama: cosmologia, epistemologia, dottrine filosofiche, precetti sulla
meditazione, quattro tipi di Yoga, mantra, costruzione di templi,
adorazione delle divinità e modi per fare avverare i
desideri
sestuplicati. Gli Shakta Agama sono comunemente noti come Tantra. Sono
intrisi di riverenza per il femminile, che incarna la creazione e,
quando unito al principio maschile, l'Assoluto.
Dèi:
Le principali divinità in base alle correnti più
popolari:
Vishnu (Vaishnavismo): dio supremo che crea, protegge e trasforma
l'universo ma noto come "il Preservatore" all'interno della
trinità con Brahma e Shiva, la Trimurti. Quest'ultima
rappresenta le tre forze fondamentali attraverso cui l'universo viene
creato (Brahma), preservato (Vishnu) e distrutto (Shiva) in successione
ciclica.
Shiva (Shaivismo): dio supremo che crea, protegge e trasforma
l'universo ma noto come "il Distruttore" all'interno della Trimurti
(vedi Vishnu).
Devi (Shaktismo): dea, moglie di Shiva. I due sono considerati principi
complementari l'uno all'altro. Lei è il "Tempo attivato",
mentre
lui è "l'Eternità non attivata". Nei Tantra,
Shiva dice:
"O Dea, io sono il corpo e tu sei lo spirito cosciente all'interno del
corpo".
Ganesha, Shiva, Devi/Shakti, Vishnu, Surya (Smartismo): tutti e cinque
trattati come uguali. Ganesha è una delle
divinità
più note e venerate nel pantheon indù: rimuove
gli
ostacoli, porta fortuna, patrono delle arti e delle scienze,
divinità dell'intelletto e della saggezza. Surya
è una
divinità solare.
Altre divinità popolari:
Krishna: ottavo avatar di Vishnu o Dio Supremo a sé stante.
Brahma: "il Creatore" nella Trimurti (vedi Vishnu), ma notoriamente
trascurato.
Kali: dea di tempo, morte, violenza, sessualità, potere
femminile e amore materno.
Rama: settimo avatar di Vishnu o Dio Supremo a sé stante.
Le divinità possono essere da una a centinaia e possono
essere
conosciute con nomi diversi (epiteti e incarnazioni/avatar). Secondo un
malinteso comune, l'induismo avrebbe 33 milioni o 330 milioni di
divinità. L'errore è dovuto alla traduzione
errata di "33
koti" nei Veda, poiché
koti
significa sia "tipi" che "10
milioni".
Pratiche religiose
comuni:
Devozione (
bhakti):
amore spirituale che coinvolge sia l'emozione che l'intelletto.
Adorazione (
puja):
offrire luce, fiori, cibo o acqua.
Riti sacrificali (
yajna):
cedere animali, cibo, acqua o beni attraverso il fuoco.
Meditazione (
dhyana):
pratica Yoga per trovare una relazione con Realtà e Dio.
Yoga: controllo di corpo e mente per trovare una relazione con
Realtà e Dio.
Il Tantra ("tecnica") è una tradizione yogica esoterica che
coinvolge mantra, controllo del respiro e manipolazione del corpo.
Scuole di filosofia:
Sankhya: l'universo è composto da due realtà:
coscienza e
natura. Un essere vivente è uno stato in cui la coscienza
è legata alla natura attraverso una combinazione di sensi,
sentimenti, attività e mente. Il legame è dovuto
a una
conoscenza errata. La
moksha
può essere ottenuta attraverso la
conoscenza del Sé.
Yoga: come Sankhya, ma la
moksha
può essere ottenuta attraverso la conoscenza del
Sé e la disciplina fisica.
Nyaya: la sofferenza umana deriva da errori prodotti
dall'attività basata su una conoscenza errata. La
moksha può
essere ottenuta comprendendo la vera natura dell'anima, del
Sé e
della Realtà. Tutto ciò che esiste è
in linea di principio conoscibile dall'uomo.
Vaisheshika: la conoscenza e la
moksha
possono essere ottenuti
attraverso una comprensione completa del mondo dell'esperienza
(l'universo fisico).
Mimamsa: gli umani cercano la felicità, che è il
risultato di azioni etiche (
dharma).
Le frasi vediche contengono tali
azioni, quindi è importante interpretare e comprendere
correttamente i Veda.
Vedanta: spiegazioni e interpretazioni dei Veda. Investigazione del
Sé, della Realtà Ultima, della
samsara e della
moksha.
Nota: Yoga e Tantra appaiono in categorie diverse, e questo potrebbe
creare confusione. Lo Yoga è prima di tutto una filosofia o
religione, che a sua volta include diverse pratiche, che a loro volta
possono essere svolte separatamente dalla filosofia e le une dalle altre. I Tantra sono
prima
di tutto testi (chiamati anche Shakta Agama), che includono tecniche
(mantra, incantesimi, simboli) da utilizzare in molti contesti:
teologia, costruzione di templi, pratiche religiose e sesso.